Tutti i dietologi consigliano di mangiare pesce, ma il salmone fa ingrassare? Scopri le differenze tra le varie tipologie e come dovresti consumarlo.
Se il pesce fa bene, perché il salmone fa ingrassare?
Il pesce è considerato generalmente un alimento salutare e poco calorico, spesso consigliato da esperti di nutrizione. Trattasi, però, di un approccio superficiale. La categoria del pesce abbraccia una grande fetta di alimenti eterogenei. Non si può generalizzare, sarebbe come dire che tutta la carne è uguale.
Quando poi si parla di salmone, le opinioni si dividono perché effettivamente non è possibile comparare un salmone affumicato a uno cotto al vapore. Essendo una carne molto versatile, è preparata in condita in molteplici modi. Il consiglio, quindi, è conoscere queste differenze e consumarlo nel modo giusto.
Le diverse tipologie di salmone
Il salmone è un pesce nutriente, ma il suo valore calorico e nutrizionale varia notevolmente in base alla lavorazione.
Quando lo mangi affumicato, sappi che il suo valore energetico è medio, circa 150 kcal ogni 100 grammi. È ricco di proteine (25%) e povero di grassi (circa 4,5%). Tuttavia ha molto sodio, perché viene conservato sotto sale. Se stai cercando di ridurre la ritenzione idrica o stai seguendo una dieta con poco sale, meglio evitare.
Quando lo mangi fresco, è la versione migliore perché non subendo processi di salatura, ha un contenuto di sodio molto più basso. Peccato sia più calorico: circa 180-190 kcal per 100 grammi, con un 19% di proteine e il 12% di grassi. Nonostante ciò, si tratta di grassi “buoni”, i cosiddetti polinsaturi, fondamentali per il benessere dell’organismo.
Discorso diverso per il salmone in scatola, spesso presente negli scaffali al supermercato. Ha un contenuto calorico più basso (circa 136 kcal per 100 g) e un buon apporto proteico (26,6%), ma contiene anch’esso una quantità significativa di sodio (378 mg per 100 g), a causa del liquido di conservazione. Insomma, meglio conservarlo raramente.
Possiamo dire quindi che il salmone fa ingrassare? La risposta è no, basta non consumarlo tutti i giorni e accompagnarlo sempre a un contorno di verdure fresche.
Un concentrato di nutrienti benefici
A prescindere dal semplice di scorso delle calorie, dobbiamo ricordare che il salmone è una fonte importante di nutrienti essenziali. È particolarmente indicato per chi pratica sport, grazie all’elevata presenza di proteine che aiutano il mantenimento e la crescita della massa muscolare. Al suo interno c’è anche vitamina D, omega 3, vitamine A e B3.
Il salmone è quindi essenziale per la salute delle ossa, per proteggere il cuore e abbassare il colesterolo, oltre che per supportare l’organismo con i suoi minerali come fosforo e potassio.
Come consumarlo al meglio?
Nonostante le differenze tra le versioni disponibili, il salmone resta un alimento prezioso per una dieta equilibrata. È spesso paragonato alle carni bianche per leggerezza e qualità nutrizionali. Se l’obiettivo è contenere le calorie e ridurre il sodio, meglio preferire quello fresco, cucinato in modo semplice, ad esempio al vapore o alla griglia, con un filo di limone. Così preparato, si aggira intorno alle 139 kcal per 100 grammi.