Se hai la pancia gonfia è perché non usi questo ingrediente. Costa solo 2€!

Quando hai la pancia gonfia e i jeans non si chiudono più, il colpevole potrebbe essere insospettabile. Un ingrediente che costa meno di un caffè può fare la differenza!

Il fastidio del gonfiore? Una soluzione semplice esiste e si chiama alloro

Non è raro ritrovarsi con l’addome teso come un tamburo dopo un pasto abbondante o anche solo dopo una giornata apparentemente normale. Il gonfiore addominale è tra i fastidi più comuni in giro. Non si tratta solo di una questione estetica, la sensazione di pesantezza, il disagio fisico e a volte anche il dolore, possono rendere la giornata molto più complicata del dovuto.

Le cause possono essere tantissime, come una digestione lenta, l’abitudine di mangiare in fretta, combinazioni alimentari poco felici o la tendenza a introdurre troppa aria mentre si parla o si mastica poco. Insomma, tutti potremmo essere a rischio. Ma esiste un rimedio alla portata di tutti, spesso dimenticato in dispensa o usato solo per insaporire la zuppa. Ed è qui che entra in gioco una foglia che non ha nulla da invidiare agli altri ingredienti: l’alloro.

Questa foglia verde scura non ha solo il compito di dare aroma a spezzatini e stufati. È molto più che un’aggiunta profumata nei piatti. In realtà, si tratta di una vera e propria risorsa naturale per il benessere del sistema digerente. L’alloro è conosciuto fin dall’antichità e ha una lunga storia alle sue spalle. È noto per le sue proprietà digestive e carminative. Detto in parole semplici? Aiuta a sgonfiare la pancia e a digerire meglio. Non male per una foglia che costa pochissimo e che viene venduta in bustine da 2 euro.

Il motivo è tutto nelle sue componenti, infatti contiene oli essenziali, tra cui eucaliptolo, cineolo e linalolo, che hanno un’azione rilassante sulla muscolatura dell’intestino. Questo si traduce in meno spasmi, meno fermentazioni e, di conseguenza, meno aria. Anche il fegato sembra gradire la compagnia dell’alloro, visto che stimola la secrezione biliare e migliora i processi digestivi. Quindi, se dopo un pranzo importante si avverte quella fastidiosa sensazione di pienezza o di “mattone sullo stomaco”, una tisana all’alloro può dare una grossa mano.

pancia gonfia

Come si usa l’alloro contro la pancia gonfia?

Anche se spesso si tende a buttare una foglia intera nei sughi o nei legumi sperando in qualche effetto istantaneo, l’utilizzo dell’alloro invece può essere un po’ più strategico. Per esempio, preparare un infuso è uno dei metodi più efficaci per sfruttarne i benefici. Basta far bollire dell’acqua, aggiungere due o tre foglie essiccate di alloro e lasciare in infusione per cinque minuti. Non c’è bisogno di dolcificare, anche se chi non sopporta l’amaro può aggiungere una fettina di limone o un pizzico di zenzero, che tra l’altro potenzia l’effetto digestivo.

Molto utile anche l’abitudine di aggiungerlo durante la cottura dei legumi. Le lenticchie e i ceci, si sa, hanno la tendenza a gonfiare, ma con l’aggiunta di un paio di foglie nell’acqua di cottura diventano molto più leggeri per l’intestino. Un trucchetto semplice che può fare davvero la differenza contro la pancia gonfia.

Sebbene l’argomento principale resti il gonfiore, l’alloro ha molti benefici. Per esempio, ha proprietà antinfiammatorie e lievemente analgesiche, grazie alla presenza di alcuni composti attivi. Un impacco tiepido a base di foglie bollite, applicato su articolazioni doloranti, può dare un po’ di sollievo nei casi più lievi di infiammazione. Non è una panacea, certo, ma in qualche situazione può aiutare ad alleviare il fastidio.

L’alloro è anche ricco di antiossidanti e vitamine. Contiene vitamina A, utile per la vista e la pelle, e una discreta quantità di ferro, soprattutto nelle foglie essiccate. Peccato solo che non se ne consumino mai abbastanza da costituire una fonte primaria di nutrienti. La vitamina C è presente, ma come accade per molte piante, è sensibile al calore, quindi tende a degradarsi durante la cottura.

pancia gonfia

Qualche precauzione

L’alloro è generalmente sicuro, ma non va usato in modo esagerato. Le foglie non vanno mai mangiate intere perché sono dure e fibrose e rischiano di irritare l’apparato digerente se ingerite. Meglio lasciarle in infusione o usarle in cottura e poi rimuoverle. Inoltre, chi ha problemi particolari a livello epatico o assume farmaci dovrebbe sempre consultare un esperto prima di fare largo uso di qualsiasi pianta officinale.

La conservazione è semplice. Le foglie possono essere facilmente essiccate in casa, basta lavarle, asciugarle e appenderle in un luogo asciutto per una decina di giorni. Una volta secche, si conservano bene in un barattolo di vetro, lontano da fonti di umidità e luce diretta. Così facendo si mantengono a lungo e sono pronte all’uso in ogni momento.

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