La dieta contro i dolori mestruali. È tutto collegato!

Se hai bisogno di una dieta contro i dolori mestruali, ti diamo un forte abbraccio e qualche consiglio che potrebbe esserti utile.

Dolori mestruali: che incubo!

La dismenorrea è il termine medico con cui noi chiamiamo i dolori mestruali, una condizione che attanaglia moltissime donne, anche giovani. Non tutti i dolori mestruali sono uguali, c’è chi ha emicranie, chi crampi estenuanti, chi malessere generale e chi – sfortunatamente – non se ne risparmia nessuno. Le cause possono essere molteplici: predisposizione genetica, anomalie anatomiche dell’utero (come l’endometriosi o la retroversione uterina), oppure condizioni legate allo stress psicofisico. C’è poi la questione ormonale, se vengono prodotte poche betaendorfine si sente più dolore perché sono sostanze naturali prodotte dal cervello che agiscono come analgesici; se si producono troppe prostaglandine l’utero si contrae eccessivamente e il dolore è incredibilmente forte.

Ma oltre ai medicinali, cosa possiamo fare? La dieta è sempre la soluzione giusta.

dietra contro i dolori mestruali

Dieta contro i dolori mestruali: cosa evitare?

Durante il ciclo mestruale, la dieta può essere un aiuto insperato per sentire un dolore meno acuto. Il primo passo da compiere è eliminare caffè e alcol, perché impediscono l’assorbimento del magnesio, importantissimo per rilassare la muscolatura uterina.

Se proprio non puoi farne a meno, riducili all’essenziale o cerca delle buone alternative. Anche i cibi molto grassi, salati, le carni rosse e i latticini possono peggiorare la sintomatologia. Mangiare cibi troppo salati può causare ritenzione idrica e peggiorare il senso di gonfiore, mentre i grassi saturi possono aumentare i livelli di infiammazione nel corpo. Certa di optare sempre per una dieta leggera, ricca di nutrienti e ben bilanciata può fare davvero la differenza.

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Cibi consigliati per diminuire i dolori

In una dieta contro i dolori mestruali, non possono mancare alimenti amici come il pesce azzurro (sardine, sgombro e alici) in quanto ricchi di omega-3, un elemento che riduce l’infiammazione e allevia i crampi. Vanno benissimo anche i cereali integrali come i fiocchi d’avena, il germe di grano e il lievito di birra, ricchi di vitamina B1.

I semi oleosi come i semi di lino (meglio se macinati e consumati crudi) possono regolare la produzione di prostaglandine, mentre i semi di girasole sono una buona fonte di vitamina E, che ha proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Curiosità: anche l’avocado, oltre a essere ricco di vitamina E, contiene potassio e grassi buoni che aiutano a mantenere l’equilibrio ormonale. Quindi vai di avocado toast!

Il ruolo di magnesio, vitamina B e carboidrati

Verdure come barbabietole, spinaci cotti, broccoli e legumi sono ricche di magnesio, che svolge un’azione antispastica e aiuta a rilassare i muscoli uterini. Vale la pena incrementare la tua dieta con frutta secca come mandorle, noci e fichi secchi per aggiungere altro magnesio e fibre. Anche i carboidrati complessi (pasta, pane integrale, riso) favoriscono il rilascio di serotonina, il neurotrasmettitore del “buon umore”, contrastando l’irritabilità e la stanchezza tipiche del ciclo. Attenta a non esagerare, però.

Le vitamine del gruppo B, in particolare la B1 e la B6, sono essenziali per il corretto funzionamento del sistema nervoso e contribuiscono a ridurre i sintomi dolorosi. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l’integrazione di vitamina B6 può ridurre la sensazione di dolore e gonfiore premestruale.

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