C’è un dolce il cui soprannome è tortino killer: si chiama così il mochi giapponese, in quanto purtroppo proprio a Capodanno si verificano diversi incidenti legati a questo tortino di riso che fa parte della tradizione culinaria del Sol Levante. Possiamo definirli dei panini rotondi che vengono fatti con farina di riso molto glutinosa. Prima di raccontarvi le particolarità di questo dolce vi lasciamo alla ricetta.
Mochi, il tortino killer
Ingredienti
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Cosa ci occorre per preparare il tortino killer
- 100 g farina di riso glutinoso chiamata mochiko o shiratamako
- 150 ml acqua
- 50 g zucchero
- Amido di mais per spolverare
- Farcitura a piacere come marmellata di fagioli rossi, gelato, frutta e tanto altro
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Preparazione della ricetta
Come fare il tortino killer
- Mescolare in un recipiente da cucina la farina di riso glutinoso e lo zucchero.
- Aggiungere l’acqua poco alla volta, continuando a mescolare, fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
- Coprire il recipiente con pellicola trasparente (lasciare un piccolo sfiato) e cuocere al microonde a 600W per circa 1 minuto e mezzo.
- Mescolare velocemente, poi cuocere di nuovo per un altro minuto. Ripetere ancora una volta se necessario: l’impasto deve risultare traslucido e appiccicoso.
- Spolverare una superficie con abbondante amido di mais e trasferire l’impasto caldo sopra.
- Appiattire leggermente l’impasto con le mani (anch’esse infarinate), quindi tagliare in 6-8 pezzi.
- Farcire ogni pezzo con il ripieno scelto, chiudere bene e modellare in forma di pallina.
- Spolverare ancora con amido per evitare che i mochi si attacchino.
- Preparare un pentolino con acqua da portare a bollore.
- Bollire i mochi fino a che non galleggiano.
- Per una variante colorata, aggiungere qualche goccia di colorante naturale o matcha alla pastella prima della cottura.
- Se si farcisce con gelato, congelare subito i mochi finiti per almeno 1 ora.
- Dopo la cottura, è possibile passarli nel cocco rapè.
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Mochi, perché si chiama tortino killer?
Sono rotondi, sfiziosi, deliziosi e anche piuttosto buoni a dire il vero: siamo di fronte a una pasta bianca e morbida che noi oggi abbiamo deciso di realizzare con la farina di riso, ma si possono anche fare con il riso tritato e pestato fino a ottenere una pasta bianca e super morbida.
Il problema del mochi è che è buono quanto… letale. Proprio così. A rendere così particolare il mochi è la consistenza estremamente gommosa e ostica da mangiare. Anche la BBC si è occupata dell’argomento, tanto che un’indagine ha rivelato che gli incidenti legati ai mochi si verificano principalmente durante i primi giorni dell’anno. Sono soprattutto gli anziani over 65 che faticano a sminuzzare questo dolce che risulta colloso e compatto.
Le autorità giapponesi ogni anno invitano le persone a fare attenzione prima di mangiare il mochi e magari provare a tagliarlo a fettine sottili per rendere così più facile la masticazione. Secondo il Corriere della Sera, i numeri delle vittime dei mochi sono diversi: se ne sono verificati 9 nel 2015, una nel 2016 e due nel 2017, ma ci sono anche diversi casi di ricoveri in situazioni critiche a seguito del soffocamento.
Questo dolce fa parte della cucina tradizionale giapponese e viene preparato durante la cerimonia del mochitsuki. In questo caso si segue il procedimento originale: il riso viene prima messo a bagno, poi cotto e pestato nel mortaio di enormi dimensioni che si chiama “usu”. Sono due le persone che lavorano in coppia, visto che comunque si richiede di realizzare grandi dosi: è del resto il dolce tipico del Capodanno. Un dessert molto simile è il nian gao, torta cinese. Volete provare un’alternativa? Date un’occhiata ai mochi rivisitati alla Nutella!