La vitamina K è uno dei nutrienti più importanti da portare a tavola. Tu sei sicuro di assumerla?
Vitamina K: il cervello la reclama
La vitamina K è un nutriente essenziale che assumiamo principalmente attraverso le verdure a foglia verde, come spinaci, cavolo riccio, broccoli e bietole. Qualcuno conoscerà bene il suo utilizzo farmaceutico nel campo della coagulazione del sangue e nel mantenimento della salute delle ossa, ma in pochi sanno sia un elemento fondamentale anche per la memoria. Almeno secondo una recente ricerca.
Un team di ricercatori della Tufts University ha condotto uno studio che svela come la carenza di vitamina K possa comportare un declino cognitivo. Questa dinamica è importante soprattutto nel caso degli anziani, spesso colpiti da una perdita memoria che nulla ha a che fare con il biologico invecchiamento. E se tutto provenisse solo da un’errata alimentazione?
Secondo il dott. Tong Zheng, autore principale della ricerca, “la vitamina K contribuisce alla funzionalità cerebrale, e questa tende a ridursi con l’invecchiamento”. I ricercatori hanno notato che bassi livelli di vitamina K possono ridurre la neurogenesi ovvero la produzione di nuove cellule nervose nell’ippocampo. Per chi non lo sapesse, è l’ippocampo a occuparsi della memoria e all’apprendimento, per cui se funziona poco bene, la conseguenza è una pessima memoria.
Lo stesso studio ha anche rilevato che una carenza di vitamina K può favorire l’infiammazione cerebrale, fattore associato al declino cognitivo e a patologie come l’Alzheimer.
Lo studio è stato condotto su 60 topi di mezza età, divisi in due gruppi: uno ha ricevuto una dieta ricca di vitamina K, l’altro una dieta povera. Dopo sei mesi, i topi che ne risultavano carenti hanno ottenuto risultati peggiori nei test di memoria e orientamento.
L’importanza della dieta
Non è il caso di ricorrere agli integratori senza motivo. Il messaggio chiave è semplice: per proteggere cervello e corpo, è importante seguire una dieta equilibrata, ricca di alimenti vegetali e naturali. Ma dove trovare questa vitamina così importante?
Alimenti ricchi di vitamina K
Per fare il pieno di questa vitamina, prediligi questi alimenti:
Verdure a foglia verde:
- cavoletti di Bruxelles;
- broccoli;
- piselli;
- cavolo;
- spinaci;
- bietola;
- foglie di barbabietola;
- prezzemolo;
- rucola;
- verza;
- crescione.
Un grande quantitativo di alimenti quotidianamente utilizzato nella dieta mediterranea. Ottimi sia con la pasta che come contorno. Dalla pasta con i piselli alle girelle di verza, è davvero molto semplice implementare la vitamina K in una dieta, di qualunque tipo essa sia. E non contiamo anche gli altri alimenti che la contengono, come:
- soia e olio di soia;
- edamame;
- mirtilli, more, kiwi, prugne, uva;
- avocado;
- alcuni cereali integrali;
- piccole quantità in carne e latticini.
Invecchiamento o demenza?
È normale che la memoria rallenti con l’età, dimenticare ogni tanto una parola o dove si sono lasciate le chiavi non è necessariamente un segno di demenza. Tuttavia, difficoltà costanti nel parlare, ricordare eventi recenti o orientarsi nello spazio possono essere segnali d’allarme.
Se hai dubbi o noti cambiamenti significativi nella memoria, è sempre consigliabile consultare un medico.