Tortionata di Lodi, il dolce lombardo alle mandorle dal cuore friabile

La Tortionata di Lodi è un dolce che racconta la storia e la tradizione della Lombardia. Con il suo profumo di mandorle tostate e la consistenza friabile, è un vero piacere per il palato. Perfetta da servire con un buon tè o un bicchiere di vino dolce, questa torta è un’ottima alternativa ai classici biscotti, grazie alla sua semplicità e al suo sapore avvolgente. Pochi ingredienti, ma selezionati con cura, rendono questa specialità un capolavoro della pasticceria casalinga.

Facile da preparare e senza lievito, la Tortionata ha una consistenza unica che si scioglie in bocca, regalando un irresistibile contrasto tra la friabilità dell’impasto e la croccantezza delle mandorle. Se ami i dolci della tradizione, non puoi perderti questa ricetta!

Tortionata di Lodi

Chef: Simone Martino
Tortionata di Lodi: il dolce lombardo alle mandorle friabile e burroso. Scopri la ricetta originale per prepararla in casa con pochi ingredienti.
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Preparazione 10 minuti
Cottura 30 minuti
Tempo totale 40 minuti
Portata Crostate e Torte da colazione
Cucina Italiana
Porzioni 10 Persone
Calorie 420 kcal
Ingredienti  
Cosa occorre per preparare la tortionata di Lodi
Ingredienti per uno stampo a cerniera di 24 centimetri
  • 250 g farina 00
  • 200 g burro morbido
  • 100 g zucchero semolato
  • Sale quanto basta
  • 150 g mandorle sgusciate ma non pelate
  • Zucchero a velo per decorare

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Preparazione della ricetta
 
Come fare la tortionata di Lodi
    Preparare l’impasto
    • Tritare grossolanamente le mandorle, lasciando qualche pezzo più grande per un effetto croccante. Nella planetaria, raccogliere la farina, il burro morbido, lo zucchero e un pizzico di sale. Lavorare con il gancio a foglia fino a ottenere un impasto omogeneo e compatto. Unire le mandorle tritate e impastare ancora fino a incorporarle perfettamente.
    Stendere l’impasto nella teglia
    • Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera da 24 centimetri. Trasferire l’impasto e distribuirlo con le mani, livellandolo delicatamente con i polpastrelli. Per dare alla torta il suo aspetto caratteristico, usare i rebbi di una forchetta per segnare delle righe circolari sul bordo e altre trasversali verso l’interno.
      Tortionata di Lodi
    Cuocere la tortionata
    Decorare e servire
    • Spolverare la tortionata di Lodi con zucchero a velo e servire a temperatura ambiente.

    Consigli per una tortionata perfetta

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    1. Usare burro di ottima qualità, perché è l’ingrediente che dona morbidezza e sapore all’impasto.
    2. Non lavorare troppo l’impasto, per mantenere la consistenza friabile tipica di questo dolce.
    3. Tritare le mandorle grossolanamente, in modo da ottenere un effetto croccante in ogni morso.
    4. Non aggiungere lievito, perché la tortionata deve restare bassa e compatta.
    5. Conservarla in una scatola di latta, per mantenerne la fragranza più a lungo.

    Abbinamenti consigliati

    • Tè nero o infusi speziati, per esaltare il sapore delle mandorle.
    • Vino dolce passito, come un Vin Santo o un Moscato, perfetto per un fine pasto raffinato.
    • Crema inglese o zabaione, per un tocco goloso in più.

    Valori nutrizionali per porzione (su 8 fette)

    • Calorie: 420 kcal
    • Proteine: 6 g
    • Grassi: 30 g
    • Carboidrati: 35 g

    Come conservare la tortionata di Lodi

    La tortionata si conserva fino a 5 giorni a temperatura ambiente, in un contenitore ermetico o sotto una campana di vetro. Se vuoi mantenerla più a lungo, puoi congelarla avvolgendola bene nella pellicola trasparente.


    Tabella delle sostituzioni e personalizzazioni

    Ingrediente originaleSostituzioneMotivo
    BurroMargarina vegetalePer una versione senza lattosio
    Farina 00Farina di risoPer una versione senza glutine
    Mandorle con bucciaNocciolePer un sapore più intenso
    Zucchero semolatoZucchero di cannaPer un gusto più rustico
    Zucchero a veloCacao amaroPer un tocco più goloso

    Curiosità sulla tortionata di Lodi

    La Tortionata è un dolce tipico della città di Lodi, in Lombardia, e ha origini molto antiche. La sua ricetta è rimasta invariata nel tempo, tramandata di generazione in generazione. È considerata la “torta povera” della tradizione lombarda, perché realizzata con ingredienti semplici, ma dal sapore straordinario. Il suo nome deriva probabilmente dal verbo “tortiare”, che significa impastare o lavorare energicamente.


    Domande frequenti

    Posso usare mandorle pelate?

    Sì, ma la buccia delle mandorle conferisce un sapore più intenso e rustico alla torta.

    Si può preparare in anticipo?

    Certo! La tortionata si conserva bene e anzi, migliora di sapore dopo qualche ora di riposo.

    Posso aggiungere aromi come vaniglia o cannella?

    La ricetta originale non li prevede, ma se vuoi puoi aggiungere un pizzico di cannella per un profumo più speziato.

    Posso farla senza planetaria?

    Sì! Puoi impastare a mano, lavorando velocemente il burro con la farina e lo zucchero fino a ottenere un composto sabbioso.

    Si può fare con farina integrale?

    Sì, ma la consistenza sarà più rustica e meno friabile rispetto alla versione classica.


    Errori da evitare

    • Usare burro freddo: deve essere morbido per amalgamarsi bene all’impasto.
    • Impastare troppo a lungo: lavorare troppo il composto lo rende meno friabile.
    • Non segnare la superficie con la forchetta: questo passaggio è importante per dare il tipico aspetto alla torta.
    • Cuocere troppo la torta: deve essere dorata, ma non troppo scura, per non risultare secca.

    Il tocco in più

    Se vuoi rendere la tua Tortionata di Lodi ancora più speciale, puoi servirla con una crema al mascarpone o una pallina di gelato alla vaniglia. Un abbinamento perfetto per un dolce semplice ma ricco di storia!

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