Pane cunzato, segreti e idee per il pane condito alla siciliana in estate

C’è una ricetta che magari non è molto conosciuta nel resto d’Italia: stiamo parlando del “pane cunzato”, ovvero il pane condito alla siciliana. Questa specialità, che è povera, contadina e ottima da provare, si può preparare in moltissimi modi, e non sono nella variante originale. Una vera e propria istituzione della cucina siciliana, in tutte le stagioni: in estate, è ottimo da portare a tavola a cena, oppure da portare con sé in spiaggia.

Le origini del pane cunzato siciliano

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Il pane cunzato è una ricetta antichissima, ed è anche una di quelle specialità che derivano dalla cosiddetta “cucina povera”. Oggi in casa possiamo aprire il frigorifero e sbizzarrirci con tanti ingredienti, provando persino le varianti gourmet di questa bontà che ha accompagnato generazioni di siciliani.

Eppure, risale a quei tempi difficoltosi quando in casa si aveva a malapena pane e olio per mettere qualcosa di buono in tavola. Infatti, l’altro suo soprannome è “pane della disgrazia”, perché c’era l’esigenza di rendere più buono il pane, pur disponendo di pochi ingredienti.

Nel passato, si poteva fare solo con pomodoro e, nei casi più fortunati, il formaggio, solitamente il primosale. Non mancava mai quella spezia in grado di cambiare tutto, ovvero l’origano secco, ingrediente imprescindibile ancora oggi. Ovviamente gli ingredienti cambiano in base alla zona di provenienza, da Palermo a Catania.

La ricetta originale del pane cunzato

La ricetta del pane cunzato originale? Non prevede molti ingredienti, in realtà. Ci occorre un bel filone di pane siciliano (va bene anche il classico pane di semola rustico), e aggiungere alici, pomodori, primosale siciliano, originali, olio extravergine di oliva (di quello rigorosamente buono) e un pizzico di sale.

Il pane va tagliato in due, per poi aggiungere l’olio e congiungere di nuovo le due metà per far impregnare la mollica: è questo il segreto del pane cunzato, oltre al motivo per cui è così buono. Prima si aggiungono le alici, sempre premendole sulla mollica, poi il pomodoro tagliato a fette e, infine, sale, origano e le fettine di formaggio. Va in forno per qualche minuto, al massimo 5, a 180 gradi.

Le varianti del pane cunzato

Nel corso degli anni, come sempre, sono state realizzate ulteriori varianti di questa ricetta. C’è chi mette i pomodori maturi, chi i pomodorini ciliegia, o ancora i pomodorini gialli. Talvolta non manca mai quel tocco in più con le mandorle, o persino possiamo rivisitarlo usando il pesto di pomodorini secchi trapanese, che porta davvero un sapore esplosivo al tutto. O, ancora, usiamo i pomodorini secchi classici senza problemi.

C’è anche chi “cede” al prosciutto! A Catania, per esempio, si usa spesso fare un mix: formaggio pepato o tuma, a volte, prosciutto cotto, alici, olive nere. Ecco, proprio le olive nere sono tra gli ingredienti immancabili del pane cunzato catanese. Anche perché le olive nere fanno parte della cultura catanese a tavola. Potevano forse mancare?

Il pane cunzato di Scopello viene fatto con pomodoro, alici e primosale, mentre il pane cunzato alla eoliana prevede i pomodorini datterini, le olive, i capperi di Salina e la ricotta salata. A Messina, il pane cunzato si arricchisce ancora di più con le verdure sott’olio, in particolare con melanzane e pomodori secchi. Proprio come a Catania, anche qui si usa la tuma, un formaggio che, purtroppo, non si trova al Nord.

Avete mai provato il pane condito alla siciliana? No? Fatelo insieme a noi! Basta davvero pochissimo per portare in tavola una specialità da leccarsi i baffi. Fatecelo sapere nei commenti.

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