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GOBBI al POMODORO | ricetta SENESE dei “COTTI TRE VOLTEā€

Gobbi Al Pomodoro | Ricetta Senese Dei Cotti Tre Volteā€

Oggi vediamo insieme come fare i gobbi al pomodoro.

Sono chiamati anche ā€œcotti tre volteā€ e sono cosƬ buoni e saporiti che molto spesso non si mangiano come contorno, ma come vera e propria pietanza. Piacciono sempre e indistintamente a tutti, quindi fateli non solo per voi ma anche se avete ospiti che li gradiranno e li ricorderanno a lungo. Come contorno si accompagnano divinamente alle carni in umido o ai ferri, da soli o con insalata verde o mista con pomodori.

CARDI FRITTI al POMODORO

Chef: Piero Benigni
Una ricetta di Siena… una delizia che, se non sei del posto, non lā€™avrai di certo mai mangiata! Prova i gobbi rifatti al pomodoro e diventerĆ  la tua ricetta preferita
4.34 da 6 voti
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Preparazione 1 ora
Cottura 2 ore
Tempo totale 3 ore
Portata Contorni
Cucina Italiana
Porzioni 4 Persone
Calorie 230 kcal

Ingredienti  

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Cosa occorre per preparare i gobbi al pomodoro

  • 1 kg cardo o gobbo
  • 250 g passata di pomodoro
  • 2 spicchi dā€™aglio
  • farina qb
  • 2 uova se si indorano
  • mezzo limone
  • un pezzetto di pane
  • 200 ml olio di arachide
  • 4 foglie di basilico
  • q.b. di olio di oliva

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Preparazione della ricetta
 

Come preparare i gobbi al pomodoro

  • Bisogna scegliere sempre dei gobbi bianchi di aspetto e con le costole serrate, segno di freschezza. I migliori sono quelli che hanno le costole con un aspetto traslucido, come se fossero di vetro appannato o di ghiaccio. I gobbi discendono dal cardo selvatico come i carciofi, sono anchā€™essi assai ricchi di ferro e presentano la stessa facilitĆ  di annerimento.
  • Vanno puliti col coltello strusciato frequentemente nel limone e subito immersi in acqua acidulata con succo di limone, tenendoceli fino al momento di cucinarli. Ricordate che quando si maneggiano fanno diventare nere le mani e che questo nero resta diverso tempo. Usate quindi, se credete, dei guanti da cucina.
  • Si mondano eliminando il cespo di base fino allā€™attaccature delle costole, le costole esterne se dure o danneggiate e le foglie. Si tagliano le costole a pezzi di 7-8 cm e si sfilano i filamenti esterni tirandoli col coltello dallā€™alto verso la radice. Lo stesso va fatto anche per con i filamenti delle costole interne, piĆ¹ tenere e bianche. Se le costole sono grandi appiattitele con un colpo dato sulla loro parte convessa e sfilate anche i filamenti della parte interna. Se le costole fossero molto larghe, dividetele in due per il lungo.

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

  • I gobbi verranno prima lessati, poi fritti e infine rifatti in padella col pomodoro. Vedremo separatamente i tre passaggi della preparazione, perchĆ© corrispondono ad altrettanti piatti finiti: quelli solo lessati si gustano conditi allā€™agro. Buonissimi anche quelli fritti, sia che vengano solo infarinati oppure indorati nellā€™uovo. Rifatti al pomodoro, infine, sono una vera leccornia.

LESSATURA

  • Come giĆ  detto, i gobbi vanno messi in acqua acidulata col succo di limone man mano che si mondano. Io preparo questā€™acqua direttamente nel tegame dove poi li lesserĆ², facendo partire la cottura ad acqua fredda. Mettete nellā€™acqua anche il mezzo limone che ci avete strizzato e un pezzetto di pane: tutti e due eviteranno che i gobbi scuriscano o diventino verdi in cottura. Salate lā€™acqua come quella della pasta.
  • Ci vorrĆ  abbastanza tempo per la lessatura, minimo 50 minuti, piĆ¹ spesso 60 o anche di piĆ¹ per quelli molto grossi. Saranno cotti quando si faranno infilzare bene dalla forchetta senza opporre resistenza alcuna. Passateli in un colapasta e lavateli bene sotto lā€™acqua fredda, poi stendeteli su un canovaccio o su carta da cucina e asciugateli bene. Come giĆ  detto, cosƬ lessati si possono gustare conditi allā€™agro, cioĆØ con olio e succo di limone, sia tiepidi che freddi. Aggiungo che potrete lessarli con largo anticipo, anche il giorno prima e conservarli in frigo, ma asciugateli bene prima di friggerli.

FRITTURA

  • Si friggono soltanto infarinati oppure si infarinano, si passano nellā€™uovo sbattuto e poi ancora nella farina per poi friggerli. Secondo me i secondi sono piĆ¹ saporiti, ma potete anche farne un poā€™ in un modo e un poā€™ nellā€™altro. Asciugate i gobbi meglio che potete e preparate la padella per friggerli: non grande, va bene farne 5 o 6 alla volta. Quelli solo infarinati metteteli in un colino e muoveteli per far cadere lā€™eccesso di farina.
  • Per friggerli potete usare olio di oliva o di arachidi: io preferisco il secondo, che dĆ  una frittura leggerissima. Lā€™olio va portato a temperatura: per vedere quando ĆØ pronto immergete lā€™estremitĆ  del manico di un mestolo in legno nellā€™olio. Si devono formare subito, entro 2-3 secondi al massimo, delle bollicine attorno al legno. Questo vale per tutte le fritture.

COME SI RIFANNO AL POMODORO

  • Scegliete una padella o un tegame adatti, che possa ospitare i gobbi fritti in uno o piĆ¹ strati. Metteteci un poā€™ dā€™olio di oliva, scaldatelo e fateci soffriggere un paio di spicchi dā€™aglio interi. Aggiungete il basilico e la passata di pomodoro, ma non troppa, perchĆ© i gobbi non vanno annegati.
  • Fate scaldare questa salsina di pomodoro, girate, salate e poi aggiungete con ordine i gobbi fritti. Bagnate con un poā€™ dā€™acqua calda, in modo che i gobbi siano immersi almeno a metĆ , e fate andare per un poā€™ a fuoco dolce, poi girate i gobbi e mettete sotto quelli che erano sopra, riprendendo la salsa col cucchiaio e versandola sopra. La salsa si sarĆ  addensata e dovrete aggiungere ancora un poā€™ dā€™acqua.
  • Dopo una quindicina di minuti il piatto sarĆ  pronto: controllatelo di sale, aggiungete pepe se volete e fate in modo che nel piatto finito ci sia abbastanza salsa non troppo densa, aggiungendo un poā€™ dā€™acqua se necessario. Molti spolverano una bella manciata di parmigiano sulla padella, prima di servirli, e mettono altro parmigiano in tavola. Si servono caldi, tiepidi o freddi ma non di frigo.
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  • Questi gobbi, comunque cucinati, si conservano 3 giorni in frigorifero ben protetti con pellicola alimentare o dentro un recipiente chiuso. Potete congelarli e durano 3 mesi nel freezer

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