Danubio al cioccolato al latte, con lievito madre

Articolo aggiornato il 28 Gennaio 2023 da Le mille ricette

Il lievitato napoletano in versione dolce è l’ideale per una merenda con i bambini. Ognuno potrà servirsi della sua porzione senza litigare!

Danubio al cioccolato al latte con lievito madre

Chef: Teresa Portaro
Versione dolce con lievito madre del lievitato napoletano: da provare!
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Preparazione 20 minuti
Cottura 30 minuti
Tempo di lievitazione 16 ore
Portata Crostate e Torte da colazione, Dessert, torte
Cucina Italiana
Porzioni 8 Porzioni

Ingredienti  

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Cosa occorre pre preparil Danubio al cioccolato al latte con lievito madre

  • 300 g farina manitoba
  • 200 g farina 00
  • 150 g zucchero
  • 180 ml latte tiepido
  • 50 ml olio
  • 2 tuorli
  • 180 g lievito madre rinfrescato
  • un cucchiaino di miele

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Preparazione della ricetta
 

Come si prepara il Danubio al cioccolato al latte senza lievito madre

  • Lavorare bene gli ingredienti fino a formare un panetto liscio ed elastico.
  • Porre a lievitare fino al raddoppio (8 ore circa);
  • riprendere l’impasto, dividere in pezzetti (circa 25).
  • Farcire ognuno a piacere , ad esempio usando pezzetti di cioccolato al latte.
  • Disporre le palline formate su una teglia imburrata e lasciar lievitare ancore 8 ore circa.

Cottura del Danubio al cioccolato al latte

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  • Cuocere a 180° per 30 minuti circa.
  • Una volta freddo spolverizzare con zucchero a velo.

Lo sapevi che il Danubio..

Questa preparazione tipica napoletana nasce da un grande amore. Siamo nel 1920 nel primo dopoguerra e l’Italia si stava riprendendo della distruzione socio-economica lasciata dal conflitto. In questo periodo le persone ricominciavano a riassaporare il gusto delle piccole cose come quelle del cibo. Giovanni Scaturchio era un giovane che con la famiglia si era trasferito dalla Calabria a Napoli dove aprirì prima della guerra una pasticceria. Dovette però partire al fronte e qui conobbe l’amore della vita, l’austriaca Caterina. Alla fine della guerra Giovanni tornò a Napoli con la consorte austriaca e nella pasticceria di famiglia iniziò a proporre dolci come la Sacher. Nel 1920 Scaturchio propose la rielaborazione di un dolce lievitato simile alle brioche farcito con crema, ma in versione salata con salame e formaggio. In onore della moglie lo chiamò Danubio.

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