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Fresco e innovativo: il pesto di carciofi che tutti vorrebbero provare!

pesto di carciofi

Il pesto di carciofi, ricetta ideata dal cuoco Piero Benigni, è una preparazione estremamente versatile. Si tratta di una morbida e saporita crema, da usare di preferenza per condire la pasta: sarà perfetta con quella di qualsiasi formato, sia di semola che all’uovo. Ottima anche con le trofie e le orecchiette, magari al grano saraceno.

Cosa fare con il pesto di carciofi?

Tuttavia il suo utilizzo non si ferma qui. L’abbinamento risulta perfetto anche insieme a pesci e verdure (lessati o arrosto), e può essere utilizzata anche per preparare squisite e originali tartine, da sola o in compagnia di uno strato di formaggio dolce, a pasta molle. Qualsiasi sia l’uso di destinazione, chi la preparerà farà un’ottima figura con i propri ospiti.

Come per il classico pesto al basilico, la ricetta utilizza sia parmigiano che pecorino (non è dunque indicata per chi segue una dieta vegana, a meno di non sostituire questi ingredienti con formaggi di soia), ma se ne differenzia per quanto riguarda la frutta secca. Al posto dei pinoli o degli anacardi, infatti, il pesto di carciofi prevede l’uso di noci e mandorle.

Come conservare il pesto di carciofi?

Il pesto di carciofi può essere conservato per una settimana in frigorifero. Per una durata più lunga, si può ricorrere alla pastorizzazione negli appositi barattoli oppure semplicemente surgelarlo. Per scoprire gli ingredienti di questa deliziosa preparazione, insieme a tutte le istruzioni passo per passo per realizzarla, è sufficiente continuare a leggere.

Da provare: Pesto di salvia sorprendente e ideale per mille usi in cucina

Pesto di carciofi

Chef: Piero Benigni
Il pesto di carciofi è un'opzione estremamente versatile e deliziosa. Perfetto per condire la pasta di ogni formato o abbinato a pesce, verdure e tartine. Una vera delizia da condividere con gli ospiti!
5 da 1 voto
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Preparazione 30 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 50 minuti
Portata Salse e Sughi
Cucina Italiana
Porzioni 4 Persone
Calorie 120 kcal

Attrezzatura

  • 1 frullatore

Ingredienti  

Cosa ci occorre per preparare 300 g di pesto di carciofi

  • 80 g carciofi e gambi mondati
  • 120 g olio di oliva
  • 10 g mandorle
  • 20 g gherigli di noce
  • 15 g prezzemolo
  • 15 g pecorino
  • 30 g parmigiano
  • 5-6 foglie di basilico
  • 40 ml vino bianco secco
  • Mezzo limone

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Preparazione della ricetta
 

Come fare il pesto di carciofi

  • Spremere il succo di mezzo limone in una bacinella piena di acqua fredda.
  • Tagliare i carciofi, lasciando 6 cm di gambo. Togliere anche le foglie dure esterne, troncarli e tornirli con un coltello affilato.
  • Spaccare i carciofi, eliminare il fieno interno, farli a fettine e buttarli nell’acqua insieme ai gambi pelati e fatti a fettine.
  • In una padella, scaldare un cucchiaio d’olio di oliva e aggiungere i carciofi scolati senza lavarli.
  • Scaldare, bagnare il tutto col vino bianco, mettere un po’ di sale e fare cuocere fino a quando non si saranno asciugati. Poi spegnere e farli raffreddare. Il limone e il vino bloccano l’annerimento, perciò non occorre preoccuparsi.
  • Versare 100 g di olio nel frullatore o nel pimer, poi aggiungere mandorle e gherigli tritati. Frullare il tutto.
  • Unire i carciofi, 2 spicchi d’aglio mondati eliminando il germoglio, il prezzemolo tritato e i formaggi. Frullare ancora.
  • Aggiungere le foglie di basilico spezzettate con le dita e frullare a piccoli colpetti.
  • Aggiungere infine l’olio necessario ad avere un pesto fluido, che scende bene dal cucchiaio.
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  • Buon appetito!

Quanti tipi di carciofi ci sono?

Esistono diverse varietà di carciofi coltivate in tutto il mondo, ognuna con le proprie caratteristiche di sapore, dimensioni e adattabilità a condizioni climatiche specifiche. Alcune delle varietà più comuni includono:

  1. Carciofo spinoso (Cynara cardunculus var. scolymus): è la varietà più comune e comprende sottovarietà come il carciofo violetto di Provenza, il carciofo romanesco, e il carciofo di Sardegna.
  2. Carciofo spinoso senza spine: questa varietà ha foglie meno spinose rispetto al carciofo spinoso tradizionale.
  3. Carciofo a forma di campana: ha una forma più rotonda e più ampia rispetto ad altre varietà.
  4. Carciofo globoso: caratterizzato da un cuore più pieno e compatto.
  5. Carciofo violetto: ha foglie di colore viola intenso.
  6. Carciofo spinoso gigante: questa varietà produce carciofi di dimensioni notevolmente grandi.

Oltre a queste varietà principali, esistono molte altre varietà locali e regionali che possono differire leggermente nella forma, nel sapore e nella dimensione.

Quali sono i carciofi più pregiati?

Tra le varietà di carciofi, alcuni sono considerati più pregiati per le loro caratteristiche di sapore, consistenza e complessità. Ecco alcune varietà di carciofi che spesso vengono considerate tra le più pregiati:

  1. Carciofo di Cetara: originario della Costiera Amalfitana, questo carciofo è noto per il suo sapore dolce e delicato. Viene spesso consumato crudo o marinato.
  2. Carciofo di Paestum: proveniente dall’area di Paestum, questo carciofo è rinomato per la sua tenerezza e il suo sapore delicato.
  3. Carciofo di Tudela: coltivato nella regione di Navarra in Spagna, questo carciofo ha un sapore distintivo e un’ottima consistenza. Viene spesso consumato arrostito o in insalata.
  4. Carciofo di Sardegna: apprezzato per la sua dolcezza e la sua carne tenera. È coltivato principalmente nell’isola italiana della Sardegna.
  5. Carciofo di Bretagna: coltivato nella regione della Bretagna in Francia, questo carciofo è noto per la sua consistenza morbida e il suo sapore delicato.
  6. Carciofo di Jerusalem: anche se non è tecnicamente un carciofo (fa parte della famiglia delle Asteraceae, come i carciofi, ma è una specie diversa), il carciofo di Gerusalemme è apprezzato per il suo sapore dolce e la sua versatilità in cucina.

Queste varietà sono spesso considerate pregiati per il loro sapore distintivo e le loro caratteristiche culinarie uniche. Tuttavia, la percezione del “migliore” varia da persona a persona e dipende dalle preferenze individuali.

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