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Riso per insalata, quale scegliere e quale evitare assolutamente

  • Serena 
  • 4 min read
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Quando arriva l’estate, non desideriamo altro che portare in tavola cibi freschi, leggeri, che favoriscano una migliore digestione. E quale piatto migliore se non l’insalata di riso, specialità estiva per eccellenza? Negli ultimi anni si è diffusa anche la pokè, ma noi siamo italiani e, nonostante amiamo le innovazioni, siamo profondamente legati alle tradizioni. La domanda che ci poniamo oggi è la seguente: quale riso usare per l’insalata di riso? E quale è, invece, meglio evitare?

Quale riso scegliere per l’insalata di riso?

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Sembra un piatto “banale”, ma per preparare un’insalata di riso ad hoc c’è la necessità di scegliere molto bene il riso da comprare. Senza considerare che valgono tantissimi suggerimenti in merito: il riso, in fase di cottura, non deve risultare né eccessivamente duro o morbido.

Per la scelta del riso, vanno considerati alcuni fattori, come forma e consistenza. Ricordiamo che il suo sapore non deve sovrastare il resto, quindi il bilanciamento deve essere equilibrato con il resto degli ingredienti.

Riso Parboiled

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Rientra indubbiamente tra i formati di riso migliori da prendere in considerazione per l’insalata. I motivi? È versatile, neutro e si può abbinare a diversi ingredienti, dalle verdure fino ai formaggi, o ancora pollo e tonno. Una volta cotto, risulta al dente. Si può aggiungere tranquillamente la maionese, per amalgamare, oppure l’olio.

Riso Basmati

Non tutti, in realtà, sono abituati a preparare l’insalata di riso con il Basmati. Questo riso a chicco lungo è sovente usato in India e in Pakistan, e negli ultimi anni si è diffuso anche in Italia. In tal caso, viene usato per insalate di riso molto più esotiche, con ingredienti come curry e avocado.

Riso Venere

Questo riso integrale italiano risulta dolce al palato, ed è il motivo per cui si presta ad abbinamenti più particolari, tra cui salmone affumicato o con le verdure pastellate. Si possono realizzare facilmente dei manicaretti super golosi, e poi, diciamocelo, il riso venere fa sempre la sua “parte” nel piatto anche esteticamente.

Il formato di riso da evitare

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Ci sono, poi, alcune varietà di riso da evitare come la peste, e che possono addirittura compromettere la riuscita del piatto. In particolare, sono due i formati da evitare, ovvero l’Arborio e il Jasmine. E vi diciamo perché.

Riso Arborio

Qual è il riso che si usa per i risotti? Sì, è proprio l’Arborio! Perché è ricchissimo di amido, e quindi tende a diventare super cremoso in cottura. Non va bene per l’insalata di riso perché abbiamo la necessità che i chicchi rimangano separati e non che risultino appiccicosi. Alcuni lo usano ugualmente, calcolando bene le dosi di acqua, ma ci sentiamo di scoraggiare la pratica.

Riso Jasmine

Una volta cotto, il riso Jasmine non si caratterizza unicamente per il suo profumo – come dice il nome, dal “gelsomino” – bensì per essere appiccicoso, cosa che lo rende ideale come accompagnamento per salse e carni. Ma non per l’insalata di riso, a meno che non si faccia raffreddare prima di condirlo. Ma è una scelta.

Il segreto per un’insalata di riso perfetta? Deve essere al dente

Al di là degli abbinamenti, che comunque sono personali (e spesso dipendono dagli ingredienti che dobbiamo togliere dal frigo), l’unico segreto per un’insalata di riso a prova di errori è cuocere il riso al dente, e soprattutto non va condito subito. Una volta che è completamente raffreddato, è possibile realizzare la specialità estiva per eccellenza, che ci accompagna solitamente per “giorni” in frigo. Sì, anche al mare o sul posto di lavoro!

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